Vai al contenuto
Home » Il nostro approccio

Il nostro approccio

Pedagogia Relazionale del Linguaggio

La Pedagogia Relazionale del Linguaggio (PRL) permette di riflettere su come si stabilisce, in una terapia, una relazione con un bambino/paziente e il suo contesto sociale. È una formazione che consente di ripensare alla propria attività clinica e all’uso dei propri strumenti tecnici; offre la possibilità di integrare la formazione universitaria specifica (logopedia, neuropsicomotricista, educatore, infermiere) con una formazione tecnica relazionale.

Obiettivo della PRL è permettere al soggetto di riscoprire ed esprimere il proprio desiderio di comunicazione quando qualche ostacolo o carenza nel suo percorso di vita gli ha impedito di sviluppare una comunicazione adeguata.

Secondo la PRL, dunque, il professionista ricercherà un’integrazione delle proprie competenze tecniche con i bisogni, i desideri e i tempi di evoluzione o recupero del paziente nella relazione di cura, in un progetto del quale l’uso del linguaggio è al servizio dello sviluppo espressivo globale del soggetto.

Il professionista si sentirà implicato non solo sotto il profilo delle sue capacità tecniche, ma anche in movimenti emotivi del paziente quali rifiuti, rabbie, paure, eccitazioni, blocchi, che – se non riconosciuti e accolti – impediscono una ripresadell’evoluzione.

Le linee teoriche della formazione traggono le loro origini nei seguenti autori:

  • R.Spitz, J.Piaget. D.Winnicott, H.Wallon (ricerche sullo sviluppo del bambino)
  • C. Chassagny (Pedagogia Relazionale del Linguaggio)
  • S. Freud, M. Mahler, F. Dolto, Bion, A. Ferro (apporti psicoanalitici)
  • F. De Saussure (teoria linguistica)

Guarda la video-intervista alla nostra presidente Marina Steffenoni

Tecnica di Associazione

La Tecnica di Associazione è un metodo di rieducazione del linguaggio scritto indicato nei casi di disgrafia, disortografia.

Questa metodica permette al bambino in difficoltà di fornirsi dei  mezzi per comunicare attraverso il linguaggio scritto, che non viene proposto come una tecnica da “imparare” bensì come un mezzo di scambio dove il bambino si scoprirà soggetto – protagonista delle proprie parole scritte.

La Tecnica di Associazione ha i suoi fondamenti in discipline quali la linguistica, la psicologia e la psicoanalisi che trovano in questa metodica una fusione ottimale.

È una pratica che permette la realizzazione dei processi associativi necessari nella rieducazione dei pazienti dislessici, disortografici e disgrafici. Essa deriva dall’approccio relazionale nel campo logopedico, che considera il paziente (adulto o bambino) come un soggetto la cui personalità, il cui modo di relazionarsi con l’ambiente familiare e scolastico viene messa al centro della terapia logopedica.

Così per quanto riguarda la rieducazione della letto-scrittura la Tecnica di Associazione permette al rieducatore di osservare, analizzare il rapporto del bambino con la lingua scritta e di basarsi su questo vissuto per aiutarlo a (ri)scoprire le parole scritte come ricche di senso e di affetto. Attraverso l’evocazione e la costruzione delle proprie parole il bambino costruisce anche se stesso, sotto lo sguardo del rieducatore che, grazie alla sua presenza, il suo ascolto,la sua condivisione, riconosce il valore delle produzioni del bambino.

Questo processo permette man mano al bambino di investire la lingua scritta e le sue regole sociali facendo proprio le parole che scrive e autocorregge.

Cosa significa scrivere per un bambino? Quali emozioni muove l’atto di scrivere e come gestirle? Quali sono i legami tra corpo e scrittura? Come può la scrittura diventare un mezzo comunicativo autentico per un bambino? Come reagire di fronte ad un bambino che rifiuta le regole del codice scritto? Cosa proviamo e facciamo davanti al disagio del bambino nel campo scritto? Come aiutare un bambino a correggere i propri errori di ortografia su base dello sviluppo della sua capacità creativa e riflessiva? Quale è il significato degli errori?

Questi sono alcuni degli interrogativi che affrontiamo durante la formazione in Tecnica di Associazione.

Guarda la video-intervista alla nostra formatrice Laura Capone